29 marzo 2018

Il reclutamento – da Il compimento è la pioggia (Giorgia Lepore)


Nell'ultimo romanzo di Giorgia Lepore “Il compimento è la pioggia” c'è un delitto, una giovane mamma uccisa in casa, quasi di fronte ai due bambini.
Un delitto che sembra di facile soluzione per la polizia, perché c'è dietro una storia di violenze domestiche in un quartiere che sta dalla parte sbagliata di Bari.
Storie di violenze che colpiscono i più deboli, le donne, i bambini.
E le persone che arrivano in questo paese sperando in un futuro migliore, come le immigrate raccolte nei centri di accoglienza e da qui reclutati per una vita da sfruttamento.
Eppure tre anni prima, quando lo aveva conosciuto, le era sembrato un sogno. Era l'uomo più bello che avesse mai visto, un attore di quelli che ogni tanto, al suo paese, le era capitato di vedere sui giornali, biondi e con gli occhi azzurri.Era lui che l'aveva reclutata in un centro di accoglienza. Allora non sapeva che quell'incontro casuale era un reclutamento. Era buono, era bello. L'aveva presa, portata in una casa, le aveva detto ora stai qua che a te ci penso io, e quella casa le era sembrata anche bella, un po' sporca, sì, ma si vedeva che non c'erano donne, e dove non ci sono le donne, si sa, le cose funzionano male. Aveva detto che faceva tutto lui, il permesso di soggiorno, il lavoro, i documenti, tutto. E lei si era innamorata. Era facile innamorarsi di Nicola Laforgia.Poi le cose erano cambiate. Fai una cosa per me, le aveva detto. E lei lo aveva fatto, e a quella ne erano seguite altre e altre ancora, fino a che lei era rimasta incinta, non lo sapeva di chi. Forse proprio di Nicola, perché con gli altri nella maggior parte dei casi usava il preservativo, lui invece non ne voleva sapere. Lui e i suoi amici, a cui la regalava ogni tanto.



Un bellissimo libro, questo di Giorgia Lepore, forse il migliore dei tre fin'ora scritti.

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